FEBBRAIO


Opere su Carta ed altro accompagnate in maniera casuale da testi di autori vari selezionati da artisti e dagli scritti di un autore contemporaneo, ospite del mese -




Copertina di Luca Grechi




Componimenti di Isabella Vincentini




Lorenzo Tamai




Lorenza Boisi 





                 






Marco Useli





Giuseppe Cassibba








Giovanni Copelli 



Bianca e la Spadaccina

Sull’erba in bella presenza riposa la tavolozza.
Insetti curiosi la scambiano per un fiore raro, e lei ne resta felice.
Ride in modo chiassoso insieme alla sua giovane amata, la Natura li osserva.

Toccati entrambi da mille colori e pensieri ripensano alla prodigiosa ballata.

Bianca ora non ha più il ventre teso che le suonava come un tamburo, stanca dopo l’atto amoroso osserva la sua vivace spadaccina.

Timidamente le chiede: Facciamo ancora l’amore?

Maurizio Bongiovanni



Francesco Cuna



Luca Grechi




Luca Grechi 











Paola Alborghetti


Alessandro Finocchiaro






Gianluca Di Pasquale

Elena Nemkova



...Volavano,nella pittura religiosa di una volta, Padre,Figlio e Spirito Santo, e la Madonna, I Santi, i  Martiri. Liberati , tutti, dalla schiavitù della gravità, attraverso la teologia, attraverso l'immaginario religioso.
Abitanti, loro, del mondo superiore, del mondo che contava: del mondo oltremondano, ultraterreno. Senza peso di carne, dati al cielo...
Quei voli,quella leggerezza,hanno finito per determinare uno spazio del tutto particolare nella pittura del mondo occidentale. Da teologico quello spazio si è fatto puramente pittorico. E' stato introiettato, quello spazio, da un modo di pensare, da un modo di immaginare.
(...) Nell'aria del plein -air. Nei cieli svuotati da ogni creatura celeste e allora trasformati in deserti infiniti che si spalancano di colpo-tra tutto e niente-davanti all'immaginazione, al dubbio, all'angoscia del pittore e di chi guarda.

L'occhio della pittura, Pier Emilio Tadini



Silvia Argiolas












Beatrice Meoni 







Pier Giorgio De Pinto





Adriano Annino




“…Sai che ti avverrà, praticando il disegnare di penna? Che ti farà sperto, pratico e capace di molto disegno entro la testa tua”

Il libro dell’arte, Cennino Cennini 







Gosia Turzeniecka



Daria Tommasi




Antonio Bardino


Sebastiano Impellizzeri




Agnese Guido











Lorenza Boisi





Felicità

Voglio che l'oggetto
Come l'alcool pagano
Impiastricci lo stomaco della ragione
E che il canto del gallo
Maledica il sole
Passatempo del diavolo
Ubbie che felicità
Io sto benissimo
A casaccio

Francis Picabia
 ''Poesie e disegni della figlia nata senza madre''




Alberto Mugnaini






Marco Salvetti




Eckehard Fuchs













Maurizio Bongiovanni






Roberta Montaruli




Filippo La Vaccara




Jacopo Casadei







Roberto Amoroso


Luigi Massari






Matteo Fato


Sabrina Casadei




Gosia Turzeniecka



HUO: Continuo a pensare alla pittura, a Holbein e al suo famoso dipinto nel Kunstmuseum di Basilea, quello con la bara e il cadavere. Ciò che vedi ti osserva e tu osservi ciò che ti sta guardando. In un certo senso è come immaginare di essere il cadavere.
EA: è molto interessante. Anche in questo caso, tutto ciò ha senso dal punto di vista della vicinanza alla morte. Non possiamo comprendere l’opera in quanto cadaveri, ma possiamo andarci vicino. Posso farti venire un tumore, possiamo raggiungere una certa velocità terminale. Nei momenti in cui il corpo ti tradisce con la malattia, quando ti senti vicino alla morte a causa di un qualche decadimento del corpo –quella vicinanza è una zona straordinaria da occupare con un’opera, dove puoi sfiorare la morte, annusare la fecondità del tuo stesso decadimento. 

Ed Atkins. Intervista di Hans Ulrich Obrist 2011 


Luca De Angelis


Ogni conferma o smentita vi porta più vicini all'oggetto, finché non siete, per così dire, al suo interno: i contorni di quel che avete disegnato non indicano più il margine di quel che avete visto, ma il margine di quel che siete diventati


John Berger





Giulio Catelli







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