LUGLIO
Opere su Carta ed altro accompagnate in maniera casuale da testi di autori vari selezionati da artisti e dagli scritti di un autore contemporaneo, ospite del mese -
Copertina di Lorenzo Di Lucido
Componimenti di Roberto Deidier
Incontro in differita
Nessuno di noi ha rotto il silenzio.
I segreti, scambiati già da un pezzo.
E una voragine di secoli arrabbiati
Finiti sotto un suolo straniero.
Non ci viene in soccorso alcun versetto.
Abbiamo scordato i ritornelli
Dei nostri inni chiusi in un juke-box.
Non so in che lingua mi vorrai parlare,
Se lo farai. E soprattutto non so
Se vivi ancora nella stessa casa
O sei venuto dall’altra parte della gabbia.
Marco Useli
Lorenzo Di Lucido
Claudio Zorzi
Il nostro ricercare si limita forse a dare , a provare a dare un punto di vista su questo misterioso buio immenso e in perenne trasformazione in cui siamo immersi . Come pesci in una ampolla proviamo a capire noi stessi e il mondo che ci circonda attraverso i nostri sensi limitati che ci fanno percepire solo una minuscola fetta di questo “grande disegno” a noi ancora sconosciuto che è la vita stessa.
Claudio Zorzi
Stefano de Paolis
Variazioni su Atropo
Per nulla innocenti, quelle due –
L’una che troppo sottilmente va filando,
L’altra che prende misure
Improbabili. Ma è con la mia forbice
Che infine ognuno se la prende.
Non si sale alle madri, si discende
Per balze o gradini, l’esperienza
Ha pareti scoscese. E io sola
So che non c’è alcun fondo.
Quando il filo è ben teso per il taglio
Sono sempre dove vorrei restare,
Distratta come fossi innamorata.
E non capisco, non capisco
A chi appartiene la voce
Che a grandi falcate mi richiama:
La bocca dei morti è un pozzo sordo,
Una striscia di deserto nero.
Zuzana Pernicova
Giusy Pirrotta
If art is about aesthetics and perception (seeing) and knowing in action, can we continue the dialogue for art to be limited to the equal of making?
Robert Irwin
Giuseppe Costa
Quando dipingo, sono solo con la mia tela (…) è come praticare un foro nella propria pancia, mescolare i colori da qualche parte all’interno, io quando dipingo mi immergo profondamente dentro me stesso. Le immagini che mi si presentano sono piuttosto casuali, compaiono prima che le inizi a dipingere. Raramente le cerco, più spesso le trovo (…) assorbo più di quanto non “sputi fuori”. Dipingere è un po’ sputare.
W. Sasnal
Alessandro Scarabello
Gianluca Di Pasquale
Il sonno a Combray
Si spegne la luce sotto la porta.
Fatti suoi se scricchiola la casa,
È un silenzio privo di parole.
Il letto è un paesaggio in cui cammina,
Cercando una città desiderata
E forse un altro letto. Ma il risveglio
Preme sulla custodia dei suoi giorni,
Scompiglia l'archivio segreto
Di un uomo addormentato:
Avrà voglia al primo sole
Di sapere nuovamente dov'è.
Guarderà intorno a sé cercando nomi.
Danilo Sciorilli
Enrico Tealdi
Emanuela Rizzo
Sotto il tendone
Questo cielo di plastica, e le stelle
Così uniformi non ingannano nessuno
E pure è un cielo e qui sotto un’arena
Come le mura basse di una città
In miniatura. Solo che è sempre notte
E migliaia di watt su circuiti colorati
Sospendono il tempo -
Quelle stelle sono più posticce –
Qui o fuori non importa, se oltre il nero
Gli anni luce vibrano galassie -
Stesse acrobazie nei volti.
E se ognuno è una notte nella notte
Io sono stato una finestra aperta
Su fuochi d’artificio. Restano intorno
Carrozzoni, gabbie. Fate attenzione,
Orsi e leoni, anche ammaestrati,
Mandano ombre troppo lunghe
Sui riflessi dell’alba.
Ginnastica con le ombre
Giulia Cotterli
Antonella Aprile
Due scarpe spaiate per correre.
Se ti fermi a osservarle
Vanno in direzioni opposte.
Eppure la misura è la stessa
Per coprire a ogni passo la distanza.
Una va diretta al passato,
Vedi la punta, sta sempre volta ad ovest.
Aspetta con la fedeltà dei tramonti
Che l’altra, dall’alba, le venga incontro.
Ombre pigre di passanti sui viali,
Che raccontate alla vostra innocenza?
C’è nell’aria un uccello che non plana
E laggiù, se s’arrende la città,
Comincia un mare sordo a ogni richiamo.
Un manichino con le dita aperte
E i gomiti a novanta gradi
Confusamente accenna a un’Itaca qualunque
Dietro una pila di libri d’occasione.
Vecchie fotografie mai ricomposte,
Un album di olimpiadi sbiadite.
Le mie corse. Le tue. E queste scarpe
Di colore diverso.
Nicolò Bruno
Quindi tu e il disegno siete così: le linee dritte, proprio come i tuoi sentimenti dritti, le accatasti da questa parte; le linee morbide che sono i tuoi sentimenti morbidi, le metti qui; e le tue linee selvagge le rinchiudi in queto angolo, così che non possano nuocere...
"Lo chiameresti surreale?
"Lo chiameresti surreale?
Domenico Gnoli
Federica Bossi
In generale l'arte nasce dal desiderio dell'individuo di rivelarsi all'altro. Io non credo in un'arte che non nasce da una forza, spinta dal desiderio di un essere di aprire il suo cuore. Ogni forma d'arte, di letteratura, di musica deve nascere nel sangue del nostro cuore. L'arte è il sangue del nostro cuore.
Edvard Munch
Renzo Marasca
Elena Von Hessen
Santa Maria in Domenica
Non c’è tempo per l’occhio, questo insieme
Di portico, di mura e la fontana
Navicella di un viaggio immaginato
Sfuggono in ogni parte, incalza il cielo
Un riflesso di lamiere a colori
Dall’asfalto e nello spiazzo oltre gli archi
Lo sguardo vive già del suo ricordo.
In questo modo inganna una città
Il telescopio magico degli anni,
S’insinua nelle finte del presente
Con il potere d’una canzonetta
Riemersa all’improvviso per tradire,
Come un’improbabile cartolina
La cui innocenza ancora ci sorprende.
Elena Arzuffi
Alessia Armeni
Lorenzo Di Lucido
Beatrice Meoni