AGOSTO


Copertina di Elisa Filomena





Componimenti di Andrea Simonetti


Visite

Corrono degli indiani malati
dietro a vasi rossi
muri gialli
e coperte di mucche
cercano ripari estremi
perché lo spirito non se ne vada
è troppo tardi per le invasioni
per le prigioni

per le nuove sensazioni.





Elisa Filomena



Elisa Filomena

Natura fonetica

Le foche ballerine sono catturate
cacciatori a forti tinte le hanno uccise
non per fobia
per ipocrisia di chi il potere lo usa a gesti
scandiscono i riflessi di sangue
nei cipressi addormentati
dalle nuvole del fumo bianco e denso.

Elisa Filomena


Leggerezza

La leggerezza è una collina senza occhi che guarda il mare
il vento controlla spazi e cose
l’ombra è un oggetto senza buchi
corre il tramonto all’orizzonte
e non rompe la clessidra del silenzio

il sole toglie le lentiggini alla notte
al razionale
a ciò che non vuole entrare.





Lorenzo Modica


Luca Grechi



Istante

La poesia è come il vento
fugge a chi l’ascolta
si insinua nei respiri degli addormentati
scava profondità
dà il ritmo ai ricordi più vecchi
non si cura del tempo
del cammino
in fondo è solo un’idea
nello scrosciare inquieto della vita.


Sofia Ricciardi


Federico Lanaro


Giulio Catelli



Viaggio in mare, venerdì 30 marzo.
All'alba ci siamo trovati tra le isole di Ischia e di Capri, un miglio circa da quest'ultima. Il sole si è levato maestosamente dietro alle montagne di Capri e di Capo Minerva. Kniep ha disegnato molto diligentemente i profili delle coste e delle isole, e le varie vedute; l'andamento lento gli andava a genio. Abbiamo continuato il nostro cammino con vento debole e dimezzato.

Il viaggio in Sicilia di J. W. von Goethe (da “Italienische Reise”, 1813-1817) trad. Diana Schindler con Andrea Bonavoglia per la rivista Azioni Parallele, n. 3, 2016.



Filippo Cristini


Alberto Mugnaini




 Salamandra

La paura trasforma lo spazio in un suono
 l’assenza delle parole consegna un peso all'essere
l’azione cambia
 il peso resta.

Ruggero Savinio



Palermo, lunedì 9 aprile.
Per la prima volta ho visto Kniep, il cui senso artistico è stato spinto sino alla disperazione in questo manicomio, impaziente; mi ha spinto ad andar via mentre cercavo di realizzare e di schematizzare i singoli elementi di questa non-creazione. Buono com'è, disegnava infine uno di questi pasticci, l'unico che sembrava almeno una specie di quadro. Rappresenta una donna-cavallo seduta su una poltrona che gioca a carte con un cavaliere con la testa di grifone, una corona, e adornato di una grande parrucca; ricorda lo stemma di casa Pallagonia che resta curioso nonostante tutte le follie: un satiro che presenta uno specchio a una donna dalla testa di cavallo.

Il viaggio in Sicilia di J. W. von Goethe (da “Italienische Reise”, 1813-1817) trad. Diana Schindler con Andrea Bonavoglia per la rivista Azioni Parallele, n. 3, 2016.



Maurizio Bongiovanni



Flavio Orlando

Sogno

L’orologio delle nuvole marcia ad Oriente
un formichiere scava
la saliva scrive
la forma leggiadra del potere ha gli occhi scuri
l’acqua è solida
dorme tra i bracieri della notte

la finestra dei ricordi è rotta

la musica del carillon ne conserva lo stile.


Dario Carratta


[...] È ancora studente di liceo quando conosce Arturo Martini, maggiore di sei anni. La loro frequentazione rappresenta da subito una sfida all’ambiente borghese che tutela il giovane Comisso e disprezza il plebeo Martini, che per guadagnarsi da vivere è costretto a mendicare e ad offrirsi di portare i bagagli dei viaggiatori alla stazione ferroviaria, mentre la notte vende di nascosto disegni pornografici nelle osterie.

 Erika Boscolo Camiletto, Giovanni Comisso Memorialista nel secondo dopoguerra, Tesi di Laurea,  Corso di Laurea Magistrale in Filologia e Letteratura Italiana, Università Ca’ Foscari, Venezia.  Anno Accademico 2016/ 2017




Lorenzo Di Lucido

Angelo Bellobono


Lorenza Boisi



Come sono contento! Iersera il dottor Collalto mi ha portato una splendida scatola di tinte, e mi ha detto :
- Tieni: tu che hai tanta disposizione per il disegno, ti potrai esercitare all'acquarello... -
E mia sorella, accarezzandomi i capelli, ha soggiunto:
- E così quando dipingerai penserai un poco anche alla tua sorella lontana, non è vero? -
La voce con la quale mia sorella ha detto queste parole era così affettuosa che mi sarei messo a piangere per la commozione: ma il piacere di possedere finalmente una bella scatola di tinte, di quelle complete come la desideravo da tanto tempo, era troppo grande e mi son messo a saltare dalla contentezza e poi mi son rinchiuso qui in camera mia e ho voluto subito comunicare per il primo la mia gioia al giornalino, dipingendo il disegno del serraglio che avevo fatto alla villa della zia Bettina mentre ero in prigione aspettando il babbo.
Poi ho fatto vedere il mio lavoro al Collalto che ha detto:


- Ma bravo! Pare proprio un quadro dell'epoca giottesca! –


Vamba, Il giornalino di Gian Burrasca, Ed. Giunti 2007.




Alessandro Finocchiaro


Pannocchie

Incantesimi nei campi bagnati dalle nuvole
nei silenzi ricorrenti.
Mentre fuori spunta un airone arancione
nascono nuove pentole ghiacciate
chiudono scatole
muovono il sole
perle giganti e ricche pannocchie

lontano nel tuo profondo




Ruggero Savinio


Elisa Filomena


Parentesi lenta

La forte tentazione di sdraiarsi altrove
non porta la vita a voltarsi in una giostra infinita
non si capisce il vento
non si percepisce il silenzio
veder passare il treno dei sogni
assomiglia un po’ al cullarsi abbracciati alla fuga
a buttar giù  altro limone spremuto.




Simone Stuto


Elisa Filomena


Roberta Montaruli



Gioco a due con le parole

L’elefante orientale si culla e rantola sulla sabbia blu notte della morte
tra le grandi abbuffate di nobile ignoranza salto nel vento caldo
bianchi sogni volano tra le rondini stordite e ubriache di bontà
congelato nel sogno di vivere
dentro ai rami volgerò l’immagine cadendo

abbatterò l’ultimo ramo secco nella valle dei tempi.

Julie - Rebecca Poulain 




Zei

La materia non ha un supporto temporale
vivrebbe di luce propria anche nella sua assenza
la luna indisturbata registra la polvere sottile della guerra.







Umberto Chiodi



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